Wednesday, October 19, 2005

cacciate le cartine

domenica è stata una bellissima giornata di partecipazione popolare. oltre quattro milioni di italiani, di quelli che vogliono cambiare le cose, sono andati a votare alle primarie.
primarie alle vongole, come dice qualcuno. per fortuna scalfarotto le aveva rilanciate, dando un senso alla competizione (parola di prodi).
ci hanno pensato gli elettori a toglierlo, quel senso. invece di dire che sinistra vogliono, gli italiani preferiscono i plebisciti alla bulgara. sarà l’allargamento a est.
e hanno dato ragione alla destra, che parlava di primarie farsa per legittimare un leader già deciso.
è chiaro che il 74% non ha votato prodi scegliendo chi rappresentava il suo ideale di sinistra, ma ha scelto chi pensava potesse essere il capo più forte. avrà un senso anche questo, ma le primarie sono un’altra cosa.
e anche la partecipazione è un’altra cosa. partecipare non è dire “presente” a un appello, alla chiamata del maestro che vuol vedere che si è in tanti. la frequenza attiva è più critica, è indignarsi e reagire subito quando qualcosa va male, non aspettare di essere chiamati a dare un consenso. è farsi una visione, un’idea originale del proprio paese e della politica che si vuole, e in base a quella votare.
votare solo per buttare via una squadra e metterne un’altra, senza inseguire un sogno, è tifo.
sensazione di solitudine; mi sono sentito l’ultimo coglione a credere ancora nella partecipazione, e a credere che alcune battaglie valgono per tutti, sono sociali. invece sono solo personali, e le battaglie personali si combattono privatamente. la politica è roba per la maggioranza. come il calcio.
è stata un grande esempio di democrazia, la giornata di domenica. ma anche berlusconi è stato un esempio di democrazia, è stato eletto dalla maggioranza degli italiani. ora, invece di individuare il reale problema e chiedersi perché milioni di italiani hanno votato e voteranno per berlusconi, si è cercato un modo per mandarlo a casa. è come quando uno sta male, e invece di trovare le cause, si prescrive un farmaco che nasconde la malattia.
danno agli italiani un analgesico, che allevia appena il dolore e dà l’impressione che si stia bene. terminato l’effetto, si ricomincia ad avvertire il problema.
piuttosto che prendere analgesici, io mi faccio una canna. Anche una canna ha effetti terapeutici, e in più è naturale e ha buon gusto. ed è più di sinistra.

1 Comments:

At 1:13 AM, Anonymous Anonymous said...

t'aggiu fattu lu filtru....
siffier

 

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