Wednesday, October 26, 2005

Saturday, October 22, 2005

moleskine



[bohème]
chi sono? sono un poeta
che faccio? scrivo
e come vivo? vivo

[o anche]
chi sono? sono un poeta
che faccio? vivo

Friday, October 21, 2005

zapatero zapatera

ha vinto le primarie il mortadella,
nostra è la colpa
abbiamo candidato anche mastella,
è nostra la colpa,
e intanto bertinotti
fa spese in via condotti...
il popolo chiede un leader forte,
prodi bofonchia e pare un prelato
sognavo che guevara
e c'è bordon.
zapatero, zapatera,
l'un per cento del tuo carisma
mi serve qui

lallallero lallalero
paraparappapero
parappappà...













gipsy crozza

Wednesday, October 19, 2005

autoritratto

cacciate le cartine

domenica è stata una bellissima giornata di partecipazione popolare. oltre quattro milioni di italiani, di quelli che vogliono cambiare le cose, sono andati a votare alle primarie.
primarie alle vongole, come dice qualcuno. per fortuna scalfarotto le aveva rilanciate, dando un senso alla competizione (parola di prodi).
ci hanno pensato gli elettori a toglierlo, quel senso. invece di dire che sinistra vogliono, gli italiani preferiscono i plebisciti alla bulgara. sarà l’allargamento a est.
e hanno dato ragione alla destra, che parlava di primarie farsa per legittimare un leader già deciso.
è chiaro che il 74% non ha votato prodi scegliendo chi rappresentava il suo ideale di sinistra, ma ha scelto chi pensava potesse essere il capo più forte. avrà un senso anche questo, ma le primarie sono un’altra cosa.
e anche la partecipazione è un’altra cosa. partecipare non è dire “presente” a un appello, alla chiamata del maestro che vuol vedere che si è in tanti. la frequenza attiva è più critica, è indignarsi e reagire subito quando qualcosa va male, non aspettare di essere chiamati a dare un consenso. è farsi una visione, un’idea originale del proprio paese e della politica che si vuole, e in base a quella votare.
votare solo per buttare via una squadra e metterne un’altra, senza inseguire un sogno, è tifo.
sensazione di solitudine; mi sono sentito l’ultimo coglione a credere ancora nella partecipazione, e a credere che alcune battaglie valgono per tutti, sono sociali. invece sono solo personali, e le battaglie personali si combattono privatamente. la politica è roba per la maggioranza. come il calcio.
è stata un grande esempio di democrazia, la giornata di domenica. ma anche berlusconi è stato un esempio di democrazia, è stato eletto dalla maggioranza degli italiani. ora, invece di individuare il reale problema e chiedersi perché milioni di italiani hanno votato e voteranno per berlusconi, si è cercato un modo per mandarlo a casa. è come quando uno sta male, e invece di trovare le cause, si prescrive un farmaco che nasconde la malattia.
danno agli italiani un analgesico, che allevia appena il dolore e dà l’impressione che si stia bene. terminato l’effetto, si ricomincia ad avvertire il problema.
piuttosto che prendere analgesici, io mi faccio una canna. Anche una canna ha effetti terapeutici, e in più è naturale e ha buon gusto. ed è più di sinistra.

Saturday, October 15, 2005

non abbiate paura

non guardo mai la televisione, non mi attira, non è il mio tipo
ma ultimamente, per seguire scalfarotto, sto assumendo delle dosi a cui non sono abituato. per fortuna ivan partecipa (con ivan) a programmi colti, di informazione; la tv non è mica tutta trash… no, no. no. no.
giovedì 13: a casa della comare anna si discute di primarie del centrosinistra. tra varie gag non degne di nota si arriva al momento hot della serata. rissa in diretta. si ricomincia dopo qualche minuto e i bambini col broncio cercano di giustificarsi. “ivan, tu che dici, ho fatto bene o no?”. anna, avresti fatto meglio a fare un altro lavoro.
cambio temporale: venerdì 14. cambio canale: da rai 2 a la7. la daria di televisione demenziale ne conosce, ma qui fa la parte intellettuale, la trasmissione si occupa di cultura e società, ha un certo spessore e un certo tono. il tema è delicato: la famiglia, le nuove famiglie. eppure anche qui c’è spazio per una sana, genuina, forte cultura della munnizza.
non il trash creato ad arte della televisione, ma quello reale che si accumula nella società e nella politica anche grazie a quello televisivo.
a parlare di famiglia (rappresentata da tre coppie “strane”), oltre a ivan, una “onorevole” della lega nord. un paio di battute bastano a raffigurare tutte le altre.
la donna (moglie) di una di queste coppie strane, quella musulmana, giudica immorale la coppia strana alla sua sinistra, quella omosessuale. “perché dio ha creato adamo e poi eva”. ivan critica questo metodo di crearsi opinioni, carolina la dura leghista lo attacca: un po’ di rispetto quando si parla di religione. quando in realtà scalfarotto criticava il modo in cui si interpretano i testi sacri, non i testi in sé. sottigliezze da sinistroidi… poco prima carolina aveva definito contronatura le unioni gay, “come sostiene la chiesa cattolica”. abbiamo capito il come, non abbiamo capito il perché. ma soprattutto, carol deve essere stata confusa dall’aver nominato adamo ed eva: non avrà capito che l’altra donna non si riferiva alla bibbia e al catechismo cattolico, ma al corano, testo sacro dell’islam. avete mai visto un manifesto o ascoltato dichiarazioni di rappresentanti leghisti? altissimi esempi di rispetto per le religioni e culture altrui.
la terza coppia strana – in cui lui è un ex priore-, si fa sentire in difesa di zapatero il terribile. forse quando la religione non è tifo né interesse, ma riflessione su se stessi e il mondo, produce qualcosa di diverso dalle rovine ruine.
e carolina ritorna: “ognuno libero di fare quello che vuole? allora permettiamo anche la poligamia”. signora cara, la poligamia esiste in paesi le cui istituzioni sociali sono disegnate seguendo convinzioni religiose in modo, diciamo così, fondamentalista. e il male della poligamia è il ruolo assegnato alla donna, considerata inferiore e destinata a partorire.
di situazioni “poligamiche” ne esistono anche in italia, ma qui si chiamano uno/una marito/moglie, e gli altri/altre sono amanti. perché qui c’è più libertà, e più ipocrisia.
il più grande successo della bignardi (con evidente soddisfazione della stessa) è stato quello di rendere palese la vicinanza tra la coppia musulmana e carolina la dura cattolica. arte della maieutica, che fa esplodere le contraddizioni.
i fondamentalismi coincidono.

sogno un paese laico, non anticattolico, non antiislamico, non anti-, in cui ci sia spazio per tutte le confessioni religiose e anche per le idee non religiose. un paese in cui le varie confessioni e ideologie non si toccano nel loro fondamentalismo, ma si incontrano in una visione comune più grande, di felicità e assegnazione di senso. si relativizzano? forse. sicuramente si esaltano, perché vanno oltre se stesse.

non abbiate paura, come giustamente diceva il compagno nichi, ricordando anche chi prima di lui ha usato quelle parole: karol wojtyla/giovanni paolo II.
paure ce ne sono tante: da quelle strategiche spicciole (ma se non vince prodi non sconfiggeremo berlusconi) a quelle più angosciose (ma dove andremo a finire de stu passu?) che fanno restare legati a valori tradizionali. ma la paura è lo strumento migliore per non capire e non andare avanti.

Wednesday, October 12, 2005

berlusca in difficoltà






















diamogli una mano

Sunday, October 09, 2005

Saturday, October 01, 2005

patty








"me gusta desayunar y leer el periódico en un bar,
es el único antídoto que conozco contra la actualidad"
patty diphusa / pedro almodóvar

luoghi reali